Gruppo d’Azione Locale Terra d’Arneo

Loghi Istituzionali
GAL Terra d'Arneo

Carmiano

Dove si trova

Regione

Puglia

Provincia

Lecce

Zona

Italia Meridionale

Popolazione

12.366 (M 5.996, F 6.370)

Densità

522,7 per Kmq

Superficie

23,66 Kmq

Codici

CAP

73041

Prefisso telefonico

0832

Codice ISTAT

075014

Codice catastale

B792

Informazioni

Denominazione abitanti

carmianesi

Santo Patrono

Maria SS. Assunta

Festa patronale

8 agosto

Sagre ed eventi

Musei

Tipicità

Dal punto di vista geografico, Carmiano e la frazione di Magliano sono comprese nella cosiddetta Valle de “La Cupa”, depressione carsica nell’hinterland di Lecce, caratterizzata fin dal Settecento dalla presenza diffusa di imponenti ville, graziosi “casini” e “casine” per la villeggiatura. In quest’area le nobili famiglie leccesi riscoprirono il piacere di vivere in campagna, poco lontano dalla città capoluogo, nelle architetture raffinate e nei giardini rigogliosi. Se la storia degli altri centri di Terra d’Arneo fu caratterizzata dalla feudalità laica, Carmiano godette della signoria di un importante ordine religioso, quello dei Celestini di Santa Croce di Lecce. A questa presenza, infatti, si deve la nascita reale dei due casali che, nel corso del tempo, divennero entità sociali ed amministrative autonome. Possesso dei Celestini dal 1448 fino alla soppressione napoleonica, tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo registrò un impulso significativo grazie alle concessioni di terre in enfiteusi perpetua ai lavoratori che decidevano di stabilirsi in quei casali: Carmiano e Magliano si ripopolarono, si sfruttarono le risorse produttive, si bonificarono e si resero produttive ampie zone macchiose e paludose, si avviò il graduale disboscamento di una parte del territorio, compreso nella vasta area della “foresta di Lecce”. Nel corso del Cinquecento, questa fase di espansione, coinvolse anche il settore edilizio, con importanti ripercussioni sul tessuto urbano, sintetizzate nel palazzo baronale e nella chiesa matrice di Carmiano, simboli indiscussi del potere locale. L’originaria chiesa matrice, che aveva incorporato l’unico luogo di culto, la chiesetta quattrocentesca di San Giovanni, fu sottoposta a diversi rimaneggiamenti nei secoli successivi fino alla totale demolizione negli anni Sessanta del secolo scorso. Dell’epoca “aurea” di Carmiano resta il palazzo dei Celestini; l’ordine segnò anche l’ambiente culturale del piccolo centro rurale senza interferire nelle vicende religiose delle istituzioni ecclesiatiche locali. L’edificio era dotato di una cappella in cui si celebravano i Santi dell’ordine, ritratti su una grande tela di scuola napoletana, collocabile tra il XVI e il XVII secolo. Il raffinato e monumentale portale di accesso, di gusto catalano-durazzesco, è affiancato da due nicchie che ospitano altrettante statue lapidee delle virtù, attribuite al famoso architetto leccese Giuseppe Zimbalo, che contribuì non poco a vivacizzare la scena artistica del casale. Straordinario artefice della Lecce barocca, lo Zimbalo dimorò per un po’ di tempo a Carmiano per motivi familiari. A lui sono stati attribuiti anche l’altare maggiore e il portale della chiesa dell’Immacolata, databili intorno alla metà degli anni Cinquanta del XVII secolo, veri capolavori d’arte e di manualità artigiana. Lontano dall’esuberanza decorativa e dalla ridondanza formale, il linguaggio artistico di Zimbalo qui assume un tono più semplice e sommesso, modulato su una realtà molto diversa da quella leccese. Senza rinunciare alla forte personalità della sua arte.

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